Riflettori accessi sulla città di Verona. Il palcoscenico internazionale del mondo del vino si riunisce qui da oggi, giovedì 7 aprile, fino a domenica 11 in occasione di “Vinitaly 2011”, la prima fiera e la più importante al mondo per il settore vitivinicolo. A inaugurare domani la 45esima edizione, il neo-ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Saverio Romano. Cinque giorni di grandi eventi, degustazioni, tecniche di vino e distillati, panoramiche sulle realtà vitivinicole italiane, e workshop mirati all'incontro delle cantine espositrici con i buyers selezionati da Vinitaly in 60 diverse nazioni. Il Vinitaly è un appuntamento imperdibile per professionisti, enologi ed appassionati, per allacciare utili contatti commerciali, ma soprattutto per assaggiare qualche buon vino. Ce ne sono per tutti i palati. Infatti, c’è da quello raffinato, ricercato, a quello più popolare, c’è quello per i ricchi e quello per i “poveri”, quello particolare e di nicchia e quello tradizionale. Insomma ci sono di tutti i tipi e colori. Ma non è che si beve solo(non sarebbe possibile), accompagnato al vino troviamo assaggi di specialità tipiche regionali(mozzarella, bresaola e altri stuzzichini tipici). Di fatti i padiglioni del Vinitaly sono divisi in regione. I visitatori passano da un padiglione all’altro e di conseguenza da una regione all’altra. È molto bello questo, sembra di visitare tutta l’Italia in piccolo. In ogni padiglione-regione assapori profumi e stati d’animo diversi. Ci sono tutte le diversità tipiche della nostra Italia. E ahimè ti rendi subito conto anche delle differenze dello stato economico delle regioni. Troverai padiglioni bellissimi, ricercati, lussuosi, accattivanti e padiglioni invece più semplici, molto simili e poveri di stile e originalità. Ciò non significa che non abbiano buon vino però! Anzi, vale sempre il detto: “non tutto ciò che luccica è oro”. Mentre per i padiglioni di lusso può valere quest’altro: "tutto fumo e niente arrosto!" Comunque Vinitaly resta un appuntamento da non perdere. Bevete tutti con giudizio e classe. Un caro saluto.
